Adriano Zamboni

Inizia gli studi di clavicembalo con il M. Marco Crosetto. Dal 2019 al 2021 ha studiato in conservatorio a Torino con il M. Giorgio Tabacco e dal 2022 studia al conservatorio di Torino con la M. Francesca Lanfranco. Ha seguito masterclass con i M. Jean Tubéry ed Evangelina Mascardi, sulla musica sacra italiana e tedesca del ‘600, con il M. Fabio Biondi, sulla musica da camera del ‘700, con la M. Stefania Neonato, sull’esecuzione della musica per pianoforte storico di fine ‘700. Ha suonato per le rassegne concertistiche delle “Serate Musicali” del conservatorio di Torino, le “Serate di Natale alla reggia di Venaria Reale” e per la rassegna “Torino, crocevia di sonorità”. Vincitore del primo Premio Nazionale delle Arti XVII edizione, sezione musica con strumenti antichi e voci.
Franco Celio Cioli

Baritono italo-uruguaiano, comincia suoi studi musicali in 2015 , nel 2017 decide di trasferirsi in Italia dove in 2022 ottiene la laurea in canto lirico al conservatorio “Guido Cantelli” di Novara. Partecipa in masterclass di interpretazione e tecnica vocaletenute da Ernesto Palacio, Furio Zanasi, Rosa Domínguez, Alda Caiello, Evelyn Tubb, Claire Lefilliâtre, Emanuela Galli, Bettina Kuehnne, Bárbara Kusa; gestualità barocca con Deda Colonna e Marie Kuijken. Ha lavorato con diversi direttori, tra cui N. Pascoli, L. Guglielmi, G. Garrido, S. Kuijken, D. Parziani, M. Roscian, C. Chiavazza, B. Bergamini, G. Monaco.
Ha interpretato diversi ruoli in produzioni operistiche, tra cui Norton in “La Cambiale di Matrimonio” di G. Rossini, Apollo in “L’Orfeo” di C. Monteverdi, Aeneas in “Dido&Aeneas” di
H. Purcell, Adonis in “Venus&Adonis” di J. Blow, Demonio in “San Ignacio de Loyola” di D. Zipoli, Balanzone in “La serva scaltra” di J.A. Hasse, Uberto in “La serva Padrona” di J.B.
Pergolesi; produzioni oratoriali, tra cui Lucifero “La morte delusa” di J.B. Bassani, Pilatus in “Passione secondo Giovanni” BWV245, Petrus e Pontifex I in “Passione secondo Matteo” BWV244 di J.S. Bach, “In Navitatem Domini” H.416 e “La Reniement de Saint Pierre” (Historicus) H.424 di M. A. Charpentier, “Was Gott tut, das ist wohl getan” P.379 di J.
Pachelbel; Schlendrian nella “Cantata del Caffè” di J.S. Bach.
Ha partecipato come solista a diversi Festival in Italia, tra cui ‘BackTOBach’ e ‘Suoni d’organo’ a Torino, ‘Festival delle Nazioni’ a Città di Castello; ‘L’altro Suono’ a Modena,
‘Marchesato Opera Festival’ a Saluzzo, ‘Scatola Sonora’ ad Alessandria e in Francia nei ‘Rencontres Baroques du Montfrin’. Si è esibito in diversi Teatri, tale come Teatro dal Verme di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Coccia di Novara, Teatro delle Voci di Treviso, Teatro Marenco di Novi Ligure, Teatro Sociale Villani di Biella.
Carlotta Marchigiano

Carlotta Marchigiano si è diplomata in Arte e restauro delle opere pittoriche presso l’Istituto Statale Artistico Aldo Passoni di Torino nel 2014. Successivamente, nel 2019, ha conseguito la laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, presentando una tesi sull’utilizzo della fotografia all’interno della ricerca etnomusicologica. Nel 2022, si è specializzata in fotografia presso l’Istituto Europeo del Design di Torino.
Dal 2012, Carlotta ha svolto attività di fotografa per l’Orchestra e Coro Internazionale Pequeñas Huellas. Nel 2017, dopo aver frequentato il corso “Become a Curator_Photography”, ha curato, in collaborazione con Michela Gobbo, la mostra “NESSUN PREGIUDIZIO – viaggio in Terra Santa con le fotografie di Samantha Caligaris Klein”, presso la Casa Museo Spazio Tadini di Milano. Successivamente, dal 2017 al 2019, collabora come archivista presso l’Archivio Fotografico Enrico Cattaneo. Nel 2018, ha fatto parte della direzione artistica della fiera d’arte Paratissima di Torino, dove ha esposto l’anno seguente.
Nel 2019, partecipa alla mostra “Di questo mondo e di altri”, all’interno della sezione N.I.C.E., curata da Lucia Melioli e Alessandra Villa, con il progetto “Pendolari in 40 mm”, che le ha valso il premio Best 15 Prize. Grazie a questo riconoscimento, ha esposto all’interno del Paratissima Talents 2020 presso l’ARTiglieria Contemporary Art Center di Torino. Il suo progetto “Pendolari in 40 mm” è stato in seguito esposto presso la Torre del Municipio di Settimo Torinese, all’interno della mostra collettiva “Fuori dal finestrino”, organizzata per la campagna natalizia di raccolta fondi Telethon. Nel corso del 2019, durante la residenza fotografica “Acqua[forte]invalle”, organizzata dall’Associazione Contardo Ferrini di Caraglio, ha realizzato un reportage sulla Salvi Harps dal titolo “Minerva”.
Nel mese di aprile 2022, cura la mostra “Acqua calda per il tè”, con le fotografie di Simona de Nicola e la performance di Cristina Pistoletto e Andrea Roccioletti, presso la Sala da tè culturale SETA di Torino. Durante l’Art Week torinese del 2023, Carlotta ha collaborato con la fiera d’arte Flash Back per la realizzazione dei laboratori artistici di Atelier Heritage e ha coordinato la Barriera Art Sunday organizzata presso 6 gallerie e spazi artistici del quartiere di Barriera di Milano di Torino.